Libera di essere cool. La Volkswagen T-Roc è il SUV compatto della Bassa Sassonia costruito sul pianale della Golf. Un crossover che alle linee moderne delle più recenti vetture della casa di Wolksburg affianca un animo decisamente rock. Presentato nel 2017 proprio in Italia (in grande stile sul Lago di Como), il piccolo Sport Utility Vehicle tedesco fa della personalizzazione uno dei suoi punti forti. E non solo per il tetto a contrasto. Si possono scegliere le tinte per gli inserti interni (non pochi) e, se non bastasse, pure quelle dei cerchi, rigorosamente in lega e di dimensioni comprese tra i 16 e i 19 pollici.
Volkswagen T-Roc: design e interni
Esternamente, la Volkswagen T-Roc presenta le linee squadrate tipiche della casa tedesca. O almeno delle vetture prodotte nell’ultimo lustro. Come anticipato, il pianale è il medesimo della Golf, rispetto alla quale si avvicina per dimensioni. Il crossover di Wolsburg misura 423 centimetri di lunghezza e 182 di larghezza (con specchietti chiusi). Mentre rispetto alla Golf è sensibilmente più alto: 1,58 metri contro il metro e quarantacinque centimetri della berlina.
Le linee sono scolpite ed estremamente dinamiche. Il frontale è molto aggressivo e robusto. Qui troviamo la griglia che ospita il logo Volkswagen e nella quale si integrano perfettamente le maschere dei fari al LED. Il tutto è incorniciato da una lunga fascia cromata sotto la quale, nel paraurti, si spalanca l’ampia presa d’aria con trama a nido d’ape. Il cofano è solcato da ampie nervature che sono riprese poi nel disegno delle fiancate. Il tetto è spiovente e la coda praticamente tagliata. Molto bello il posteriore, con il portellone di accesso al baule scolpito e dalle forme decisamente squadrate.
Sia dietro che ai lati, listelli cromati (opzionali) posti in prossimità del tetto e della base dividono la T-Roc in tre sezioni. Una prima sezione, che costituisce la base del veicolo, è nera ed è l’unica non personalizzabile. Sopra di essa, il corpo della vettura, disponibile in dodici colori diversi e a cui si somma il tetto. Quest’ultimo, può essere scelto anche a contrasto, nelle versioni pastello bianco, nero e rosso oppure nero metallizzato.
Dentro, la Volkswagen T-Roc ha linee decisamente briose. Ancora, trovano ampio spazio disegni di natura geometrica e dai tratti spigolosi. Piace la possibilità di poter personalizzare gli inserti, per nulla pochi, che abbracciano portiere, cruscotto e plancia. Senza risparmiare consolle e sedili. Le tinte tra cui è possibile scegliere sono quattro: blu, nero, arancione e oro.
La tecnologia a bordo non manca, compreso il cruscotto digitale e lo schermo touch da 8 pollici destinato all’intrattenimento. Di serie il sistema Volkswagen Connect mentre App-Connect è compatibile sia con Android Auto che con Apple CarPlay. Tanta anche la tecnologia riservata alla sicurezza. Tra i molti sistemi citiamo il Lane Assist e il Front Assist (riconoscimento pedoni). Ma sono estremamente utili anche il Traffic Jam Assist, per evitare tamponamenti in situazioni di traffico, e l’Emergency Assist che assume il controllo parziale della vettura in situazioni limite. Non a caso, la T-Roc ha ottenuto cinque stelle ai test Euro NCAP.
A bordo, infine, si viaggia abbastanza comodi. Soprattutto in quattro e specie se si alloggia nella coppia di sedili posta all’anteriore. Buona la capienza del bagagliaio, in grado di passare da 445 a 1290 litri. Tuttavia, in versione a quattro ruote motrici, il crossover tedesco presenta un baule leggermente più piccolo (392/1237 litri).
Motore e prestazioni
La Volkswagen T-Roc è selezionabile in quattro motorizzazioni distinte, due alimentate benzina e altrettante diesel. Nel primo caso, si parte da un 3 cilindri dotato di 999 centimetri cubi di cilindrata. Un solido motore mille che coniuga a 115 cavalli di potenza una coppia massima pari a 200 Newton metri. Sempre a benzina, troviamo il più potente 4 cilindri da 1.5 litri e 1.498 centimetri cubi di cilindrata. In questo caso, i cavalli diventano 150 e la coppia massima cresce fino a 250 Nm. Tra i due, a essere più performante è decisamente il secondo, con una velocità di punta che arriva a 205 chilometri orari. Quasi venti in più dei 187 segnati dal mille a 3 cilindri. Differenze che permangono anche alla voce accelerazione. In questo caso, il quattro cilindri si fa preferire per una migliore progressione nel passaggio da 0 a 100: 8,4 secondi a 10,1.
Alimentati a benzina, troviamo invece due 4 cilindri che tuttavia si distinguono per cilindrata: 1.598 e 1.968 cc. L’1.6 litri porta in dote 115 cv e 250 Nm di coppia massima. Mentre il 2.0 litri si distingue per i un maggior numero di cavalli (150) così come di Newton metri (340). Anche in questo caso, le prestazioni sono appannaggio del motore con in dotazione il maggior numero di cavalli. Il 2.0 litri si proietta infatti fino ai 205 orari scivolando da 0 a 100 in 8,8 secondi. Meno performante il diesel da 115 cv, che arriva alla punta di 187 km/h toccando i 100 in 10,9 secondi.
Tutte le motorizzazioni sono disponibili con cambio manuale a sei rapporti. Mentre i motori da 150 cv, sia diesel che benzina, sono selezionabili anche con cambio automatico doppia frizione a sette ordini di marcia. I 2.0 litri diesel, inoltre, è l’unico disponibile con trazione integrale a quattro ruote motrici.
Volkswagen T-Roc: prezzo e consumi
La Volkswagen T-Roc è disponibile sul mercato in tre diversi allestimenti: Style, Business e Advanced. Il prezzo di partenza è però quello determinato dal crossover in allestimento Style e con motore a 3 cilindri benzina, 23.650 euro. Ma si scivola facilmente oltre la soglia dei 30.000 euro, specie con a bordo il 2.0 alimentato a gasolio. Il più potente dei quattro cilindri diesel, nella sua versione a quattro ruote motrici, è venduto a partire da 32.800 euro.
Buoni i consumi. Il piccolo SUV Volkswagen, alimentato a gasolio, richiede circa 5,6 litri di carburante nel percorrere cento chilometri di strada. I dati si riferiscono al ciclo combinato ma anche con percorrenza urbana i numeri sono buoni (6 litri). E buoni sono anche i consumi con a bordo i propulsori benzina, di poco superiori ai 6 litri ogni cento chilometri. Diverso il discorso se si sceglie il 2.0 litri diesel a trazione integrale, che in ciclo combinato arriva a chiedere quasi 7 litri di benzina nel percorrere identica distanza.
Stesso discorso per le emissioni. In questo caso, tutte e quattro le motorizzazioni rilasciano nell’aria un quantitativo di anidride carbonica di circa 140/150 grammi per chilometro percorso. Mentre il diesel a quattro ruote motrici si spinge fino all’emissione di 175 grammi di CO2 ogni mille metri di strada.