Volkswagen Golf, settima generazione di un mito

Volkswagen Golf

La settima generazione ha esordito nel 2012, ma già sul finire del 2016 la Volkswagen Golf di ultima evoluzione si è concessa un restyling. Niente di particolarmente evidente, almeno all’esterno, ma un’attenzione maggiore ai dettagli di una delle vetture più vendute di sempre. La cinque posti di Wolsburg è completa, vivace alla guida, e adeguabile ai gusti di tutti. No solo per gli allestimenti. Benzina, diesel, elettrica e a metano, gli ingegneri tedeschi non hanno lasciato nulla al caso.

Volkswagen Golf: design e interni

Linee scolpite, disegni squadrati, la Volkswagen Golf è una vettura moderna, dalle forme piacevoli e una filosofia stilistica ben riconoscibile. In Germania con le auto ci sanno fare e si vede. Il restyling del 2016 lo conferma. Non molte le modifiche ma significative, soprattutto ai gruppi ottici con i fanali che diventano al LED e i fari anteriori che offrono illuminazione a diodi, di serie per le luci diurne. Opzionale per abbaglianti e anabbaglianti. Cambia anche il paraurti, le cui forme smussate sono accentuate. Un filosofia ripresa ed estremizzata dagli ingegneri della Bassa Sassonia per la realizzazione della Volkswagen Polo, che con la Golf condivide anche la sottile banda cromata che – tagliando longitudinalmente l’anteriore – sembra volere unire i disegni dei gruppi ottici.

Nel complesso, le linee sono semplici ma i sentori decisamente sportivi, come dimostrato dal cofano motore che spinge verso il basso. Non solo, ci sarebbe pure lo spoiler che, proseguendo il disegno del tetto, spunta appena sopra la porta del baule posteriore. Di base, la Golf è disponibile a cinque porte ma, negli allestimenti superiori, è possibile optare per la versione a tre. I cerchi, da 16 o 17 pollici di diametro, sono acquistabili anche in lega.

Interni della Volkswagen Golf
Interni della Volkswagen Golf

Dentro, la Volkswagen Golf si presenta più spaziosa rispetto alla generazione precedente, complice anche l’aumentata lunghezza (da 420 a 425 cm) e larghezza (minima, da 179 a 180 cm). A bordo si viaggia comodi, fatta eccezione per il terzo passeggero dietro, complice anche il tunnel centrale che crea più di un ingombro. Per il resto si apprezzano le linee essenziali e la grande qualità dei materiali. Molto bella la plancia, nella sua semplicità, dove trova spazio lo schermo touch é da 9,2 pollici. Bello anche il volante, a tre razze, anche se i pulsanti sono troppi (addirittura 18).

Tanta, inoltre, la tecnologia presenta sulla Golf di settima generazione, a partire dal sistema App-Connect e dal Bluetooth di serie. Ottimi anche i sistemi di gestione della sicurezza, come la frenata assistita e il rilevamento pedoni. Senza dimenticare il Lane Assist per il mantenimento della corsia e i sistemi di rilevamento stanchezza, controllo della distanza, regolazione fari e parcheggio assistito. Sufficiente, infine, lo spazio al baule, la cui capienza è in grado di passare da 343 a oltre 1.200 litri.

Motore e prestazioni

Sono addirittura sette le motorizzazioni appannaggio della Volkswagen Golf ridisegnata nel 2016, tre benzina, due diesel e una rispettivamente elettrica e a metano. Nel primo caso, abbiamo un tre cilindri 1.0 litri da 999 cc di cilindrata, al quale si affiancano i due quattro cilindri da 1.5 litri e 1.498 centimetri cubi di cilindrata. I cavalli sono 115 a disposizione del mille, mentre salgono a 130 e 150 nelle due versioni a quattro cilindri. La coppia massima recita, invece, 250 Newton metri nell’opzione da 1.5 litri e 150 cavalli, Nm che scendono a 200 nelle restanti motorizzazioni alimentate a benzina. Prestazioni? Si passa dai 196 chilometri orari del tre cilindri, fino ai 216 del più potente degli 1.5.

Con alimentazione a gasolio, troviamo invece due quattro cilindri rispettivamente da 1.6 e 2.0 litri. Il primo può vantare 1.598 centimetri cubi di cilindrata, 115 cavalli e 250 Newton metri di coppia massima. Il secondo, invece, registra 1.998 cc alla voce cilindrata, a cui si affiancano 150 cv e 340 Nm. Decisamente più performante il 2.0 litri che spinge la Golf fino a 214 chilometri orari di velocità di punta, mentre nella versione da 115 cavalli arriva fino al picco di 198 km/h.

Infine, la Volkswagen Golf è disponibile anche con motorizzazione elettrica e combinata benzina/metano. Nel primo caso, la e-Golf si avvantaggia delle prestazioni di un motore elettrico da 136 cavalli e una coppia massima che si attesta ai 290 Newton metri. A questo si aggiunge una batteria al litio in grado di erogare altri 35,8 kWh (poco meno di 50 cv) mentre l’autonomia è stimata intorno ai 300 chilometri. Quanto a prestazioni, la velocità di punta si ferma ai 150 orari, mentre la progressione 0-100 dice 10,4 secondi.

Vista posteriore
Vista posteriore

Con alimentazione combinata benzina/metano, la cinque posti tedesca può fare affidamento su un motore da 4 cilindri e 1.498 cc di cilindrata. Si tratta di un 1.5 litri in grado di erogare 130 cavalli di potenza con coppia massima assestata ai 200 Newton metri. L’autonomia a metano è garantita per oltre 300 chilometri ma una volta esaurito il gas resta pur sempre un serbatoio di benzina della capienza di 50 litri. Velocità di punta dichiarata di 206 km/h, mentre si accelera fino ai cento orari in 9,6 secondi.

Volkswagen Golf: prezzo e consumi

Detto delle motorizzazioni (ben sette), sono cinque gli allestimenti: Trendline, Business, Sport (no metano), Executive e e-Golf (la versione elettrica). A livello di prezzo, si parte con l’allestimento Trendiline dotato del tre cilindri benzina da 11 cavalli: 22.050 euro. Ma si può scollinare facilmente oltre i 30.000 euro, specie con a bordo il 2.0 diesel o con motorizzazione elettrica (addirittura, la e-Golf è in vendita a partire da 40.750 euro).

Soffermandoci a valutare altri valori, invece, al di là della versione elettrica a zero emissioni, è possibile apprezzare la due volumi tedesca alimentata a metano: 95 grammi di anidride carbonica ogni mille metri. Mentre con un occhio di riguardo ai consumi, fa la voce grossa il motore 1.5 litri diesel, che consuma 4,8 litri di carburante ogni cento chilometri. Ovviamente, i costi contenuti del metano (nonostante consumi più alti: 6,3 litri) permettono di fare ragionamenti diversi.

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