Pronta a essere ridisegnata a partire da dicembre 2019, la Renault Captur è un crossover che fa della praticità il suo punto forte. Oltre a una guida che ben si adatte alle situazioni cittadine come a quelle extraurbane, il piccolo SUV Renault (412 cm di lunghezza e 178 di larghezza) si fa apprezzare per il divano regolabile. Una soluzione, quest’ultima, che permette di giocare facilmente con lo spazio reso disponibile al bagagliaio.
Renault Captur: design e interni
Due colori e un logo dalle dimensioni importanti. La Renault Captur di certo non ama passare inosservata, nonostante un cofano lungo il giusto e un’altezza da terra moderata: 17 centimetri. Del piccolo SUV francese piacciono le linee moderne e a tratti tondeggianti. La mascherina ha forma inusuale e, a seconda dell’allestimento, abbondano gli inserti cromati. Piacciono anche la forma affusolata della maschera dei fari e il disegno a “C” delle luci diurne. Note grintose che ritroviamo anche al posteriore, dove abbonda il nero e le linee si alternano in disegni sempre più scolpiti.
Gli interni della Renault Captur sono vivaci e moderni, mentre la luce entra abbondante a illuminare l’intero abitacolo. Le linee della plancia sono gradevoli e qui trova spazio lo schermo touch da 7 pollici. Al crossover francese è accoppiato il sistema multimediale R-Link Evolution compatibile con Android Auto ma non con Apple Car Play. Questo è il vero limite del piccolo SUV targato Renault, assieme alla qualità delle plastiche non sempre impeccabili. Si viaggi comodi anche dietro, lo spazio è buono e lo si apprezza soprattutto in altezza (157 cm). Il divano posteriore è scorrevole fino a 14 centimetri, particolare che permette di ampliare la capienza del baule da 377 a 1235 litri.
Motore e prestazioni
Il crossover Renault Captur è disponibile alla vendita con quattro motorizzazioni distinte, tre benzina e una alimentata a gasolio. Come diesel abbiamo il 4 cilindri da 1.5 litri dCi 90. E 90 sono infatti i cavalli alla voce potenza, mentre la coppia massima dice 220 Newton metri e la cilindrata corrisponde a 1.461 centimetri cubi. Buona la velocità massima, che oscilla tra i 171 e 172 chilometri orari a seconda che il cambio sia manuale a 5 marce o automatico a 6 rapporti.
Alimentati a benzina, invece, troviamo i TCe da 90, 130 e 150 cavalli di potenza. Il primo è un 3 cilindri da 0.9 litri e 898 cc di cilindrata. Gli altri due si caratterizzano per la presenza di 4 cilindri in linea e 1.333 centimetri cubi di cilindrata. La coppia massima passa dai 140 Nm del 90 cv, ai 220 e 250 Nm degli 1.4 litri rispettivamente da 130 e 150 cavalli. A livello di prestazioni, i più performanti sono i 4 cilindri che fanno registrare 200 e 210 chilometri orari di velocità massima, mentre il 3 cilindri si ferma ai 171 orari. Il benzina da 150 cavalli è disponibile anche nella versione con cambio automatico a 6 ordini di marcia.
Renault Captur: prezzo e consumi
Sono cinque gli allestimenti che caratterizzano la Renaul Captur: Life, Business, Sport Edition, Sport Edition 2, Initiale Paris. Allestimenti che, assieme alla motorizzazione e al tipo di cambio selezionati, contribuisce a determinare il prezzo del crossover francese. Meno costoso di tutti è però il piccolo SUV Captur allestito Life e motorizzato con il tre cilidri benzina TCe 90 (con cambio manuale) e il cui prezzo di partenza è 16.650 euro. Mentre in cima alla scala dei costi troviamo il crossover Renault con allestimento Initiale Paris e motorizzato TCe 150 che arriva a costare quasi 29.000 euro (28.950).
La Renault Capture è una vettura dal motore attento. Soprattutto per quanto riguarda i consumi e specialmente in versione diesel. Con dCi 90 e cambio manuale a 5 rapporti, la Captur impiega 4,2 litri di carburante ogni cento chilometri. Ossia, quasi 24 km con un litro di gasolio. E non che motorizzata benzina vada troppo male, considerati i quasi 18 km percorsi grazie a un solo litro di benzina dalla motorizzata TCe 150 (il più esoso).
La Renault Captur è però un po’ meno attenta alla voce emissioni, considerando che non si scende sotto i 110 grammi di anidride carbonica rilasciati nell’aria ogni mille metri con motore 4 cilindri diesel. Mentre con alimentazione a benzina si arriva fino ai 137 g/km di CO2 emessi dal 1.4 litri da 150 cavalli.