Dopo l’esordio targato F-Pace, la liaison tra la casa del giaguaro e le vetture di tipologia SUV prosegue con la Jaguar E-Pace. Questa volta, però, la sfida degli ingegneri di Coventry è quella di coniugare il confort tipico della categoria con la maneggevolezza necessaria a chi deve muoversi in città.
Il risultato è uno Sport Utility Vehicle dinamico ma dalle dimensioni compatte (440 centimetri di lunghezza). Ma non per questo scomodo, grazie soprattutto a una larghezza che sfiora i due metri (198 cm) e agli interni davvero confortevoli. Due invece i nei, alla voce consumi e prestazioni, dovuti principalmente a un peso decisamente consistente e superiore ai 1.700 chili.
Jaguar E-Pace: design e interni
La Jaguar E-Pace è costruita sulla falsariga della Range Rover Evoque che, non a caso, fa parte dello stesso gruppo, il Jaguar Land Rover che a sua volta è una diramazione della Tata Motors indiana. Per questo, i due compact SUV britannici condividono una fetta importante sia della piattaforma, sia della meccanica. Le linee, invece, sono smaccatamente sportive e richiamano al design della sorella F-Type.
Una somiglianza che si sviluppa soprattutto nel frontale dove spiccano la grande mascherina e le altrettanto vistose prese d’aria laterali. I fari, full led, sono ampi e quasi contrastano con i fanali posteriori, invece sottili. Così come sono tagliati i finestrini, piccoli e con un’evoluzione a punta che richiama le linee del lunotto posteriore che, a dire il vero, non garantisce la migliore visibilità in fase di manovra. Aspetto, quest’ultimo, bilanciato dalla presenza dei sensori di parcheggio di serie.
Gli interni della Jaguar E-Pace sono ben curati e se ne apprezza l’ottima disposizione dei comandi. Lo spazio a bordo è tanto, benché soprattutto davanti. I sedili sono regolabili elettricamente e i rivestimenti in pelle davvero pregevoli. Il divano posteriore risulta comodo a patto di essere in due, mentre in tre gli spazi risultano essere un po’ sacrificati, specie nei lunghi viaggi. Ampio il baule, considerando che si tratta sì di un SUV ma di dimensioni compatte. Qui la capienza passa da 577 a 1.234 litri con sedile posteriore abbassato.
Motore e prestazioni
Lo Sport Utility Vehicle Jaguar E-Pace è disponibile con due motorizzazioni distinte, benzina e a gasolio. Nel primo caso parliamo di un 4 cilindri da 1.997 centimetri cubi di cilindrata, pensato per erogare 200, 249 o 300 cv di potenza a seconda della versione scelta. Mentre i Newton metri di coppia massima passano da 320 a 365 e infine a 400. Discorso simile per il 2.0 litri diesel, anch’esso un 4 cilindri ma con cilindrata da 1.999 cc. In questo caso i cavalli, a seconda della versione, possono essere 150, 179 o 241, mentre alla voce coppia massima abbiamo 380, 430 e 500 Nm.
Ampie le oscillazioni per quanto riguarda le prestazioni. La velocità di punta della Jaguar E-Pace oscilla tra i 199 chilometri orari del 150 cv a gasolio e i 240 km/h che è in grado di toccare con a bordo il 4 cilindri alimentato a benzina da 300 cavalli. Identico discorso alla voce accelerazione, dove si passa dai 10,1 secondi impiegati per passare da zero a cento con alimentazione a gasolio, ai 6,5 secondi con propulsore a benzina.
Jaguar E-Pace: prezzo e consumi
Il prezzo di partenza della Jaguar E-Pace sono i 37.450 euro necessari all’acquista dello Sport Utility Vehicle britannico con motore diesel 2.0 litri da 150 cavalli. Non tantissimi (ma neppure pochi) con il prezzo che, tuttavia, può facilmente raddoppiare a seconda degli optional e della motorizzazione desiderati. Giusto per fare un esempio, il prezzo di partenza del SUV inglese con a bordo il 241 cavalli diesel in versione R-Dynamic HSE AWD è 66.000 euro.
Alla voce consumi ed emissioni, dobbiamo notare come il compact SUV della casa di Coventry sia una vettura complessivamente poco parsimoniosa sia nei confronti del portafoglio, sia nel rispetto dell’ambiente. Come detto in precedenza, la Jaguar E-Pace ha un peso piuttosto considerevole, in alcuni casi vicino alle due tonnellate. Per questo motivo, i consumi oscillano dai 6,6 litri di carburante richiesti dal diesel 150 cv per percorrere cento chilometri di strada, ai dieci necessari al 300 cv benzina per percorrere un’identica distanza.
Non solo, alla voce emissioni dobbiamo tenere conto pure della tipologia di cambio, se manuale (a sei rapporti) o automatico (a nove marce). In ogni caso, e come facilmente intuibile, si dimostra più ecologica la motorizzazione diesel, che emette 143 grammi di anidride carbonica ogni mille metri percorsi, con cambio manuale, che diventano 158 se invece scegliamo l’opzione automatica.Con motore benzina, invece, le emissioni di CO2 arrivano anche fino a 199 g/km.