Sono in molti a domandarsi se la guida senza patente sia un illecito o un reato. Nel corso di questa guida chiariremo questo punto. Vedremo anche in quali rischi si incorre qualora si proceda nel mettere in atto tale comportamento, oppure nell’eventualità si dimentichi semplicemente di portare con sé il documento durante la guida. In caso di controllo ogni specifica situazione comporterà comunque perlomeno una sanzione, oltre ad ulteriori obblighi ai quali risulterà necessario assolvere.
La depenalizzazione della guida senza patente
Partiamo dal principale dubbio che molti si pongono, ovvero se la guida senza patente costituisca o meno un reato a tutti gli effetti. A tal proposito, bisogna specificare che dall’ormai lontano 2016 la messa in atto di tale comportamento non rappresenta più un reato. In tale anno si è infatti decisa la depenalizzazione della guida senza patente.
In ogni caso, qualora si proceda nell’attuazione di tale condotta si continua comunque a commettere un illecito. Le conseguenze si faranno sentire a livello di portafoglio. A regolamentare tale caso è il comma numero 15 dell’articolo 116 del codice della strada, che prevede un’ammenda da un minimo di 2257 euro ad un massimo di 9032 euro. Tale sanzione viene applicata anche qualora si prosegua a guidare dopo il ritiro della patente, oppure nei casi di mancato rinnovo del documento. Ad esempio perché sono venuti meno i requisiti fisici o psichici previsti dalla legge.
L’arresto resta comunque possibile, ma solo nel caso in cui si verifichi una recidiva nel corso di un biennio. In questo caso, si risulta passibili di una pena detentiva corrispondente ad un massimo di un anno.
Guida senza patente: sanzioni in caso di dimenticanza
La guida senza patente al seguito comporta sanzioni meno rilevanti rispetto al caso precedente, seppure il legislatore abbia previsto comunque di applicare una multa. In questo caso, cambiano al ribasso gli importi, visto anche il diverso livello di gravità dell’illecito. A regolare tale eventualità è l’articolo 180 del Codice della Strada, che prevede in tale specifica situazione l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 168 euro.
Ma non finisce qui, perché le Forze dell’Ordine possono verificare in tempo reale all’interno del database lo stato del documento appartenente al guidatore e controllare quindi se la patente risulti effettivamente conseguita. Qualora l’esito fosse positivo, ci si dovrà comunque recare presso gli uffici della polizia per esibire il documento entro il termine indicato dalle forze dell’ordine, al fine di chiudere il rilievo eseguito. Infine, se non si ottempera a tale obbligo scatta un’ulteriore multa che va da un minimo di 419 euro ad un massimo di 1682 euro.
Obblighi in caso di patente smarrita
Se non si è più in possesso della propria patente perché quest’ultima risulta smarrita sarà necessario recarsi presso un ufficio di polizia e provvedere all’obbligo di denuncia entro le successive 48 ore. Con la denuncia sarà quindi possibile richiedere l’emissione di una nuova patente, mentre l’automobilista entrerà immediatamente in possesso di un permesso di circolazione di 90 giorni con il quale sarà possibile di fatto guidare senza patente. L’invio del nuovo documento avverrà entro 45 giorni da parte del Ministero dei Trasporti.
Cosa accade se si guida con patente sospesa
Terminiamo il nostro approfondimento evidenziando quali sono le conseguenze per chi guida con patente sospesa. In questo caso specifico il legislatore ha previsto una multa molto pesante. L’articolo che regola tale situazione è il numero 218 del Codice della Strada e prevede una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1988 euro ad un massimo di 7953 euro. Oltre a ciò, la legge prevede anche la revoca della patente ed il fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi. Qualora la violazione fosse ulteriormente reiterata, le forze di polizia provvederanno infine alla confisca amministrativa del veicolo.