Dal 2005 al 2015, anno del suo pensionamento, la Bugatti Veyron 16.4 è stata un punto di riferimento per chiunque avesse a cuore la velocità. Come quando Edmund Hillary e lo sherpa Terzing Norgay per la prima volta nella storia scalarono il Monte Everest, così la Veyron sarà ricordata per aver tracciato una linea di confine. Mai, prima che gli ingegneri francesi ne definissero le specifiche, una vettura di serie era stata in grado di infrangere il muro dei mille cavalli. Alla Bugatti, poi, hanno preso il vizio.
Bugatti Veyron: design e interni
Eppure, la Bugatti Veyron 16.4 non è stata solo potenza. Era anche linee entusiasmanti, più arrotondate rispetto all’erede Chiron, ma ugualmente immaginifiche. Disegni funzionali all’erodinamica senza mai sacrificarne l’estetica. Un capolavoro lungo 4.462 millimetri e largo 1.998. Un missile schiacciato al suolo la cui altezza superava di poco il metro e venti. Bassissimo, addirittura, il muso. Che sembra prendere forma dalla splendida griglia con trama a nido d’ape e dalle sembianze a ferro di cavallo. Una finestra dalle quale si arrampica la carrozzeria in fibra di carbonio con pannelli di alluminio.
Le maschere dei fari anteriori hanno forma trapezoidale, mentre al posteriore le luci sono custodite da quattro maschere con forma circolare. Linee curve che caratterizzano l’intera coda della supercar. Eccezion fatta per l’imponente scarico centrale e dai tratti decisamente squadrati. La due posti d’oltralpe è bicolore con uno stacco che si concretizza lì dove gli sportelli si mischiano al resto della carrozzeria e le prese d’aria scavano uno spazio appena dietro le portiere. Sportività è grinta la fanno a dir poco da padrone.
Persino dentro, la Bugatti Veyron 16.4 è un insieme di tesori che aspetta solo di essere scoperto. L’abitacolo è lussuoso e “cattivo” allo stesso tempo, con finiture di qualità indiscutibile. La consolle è in alluminio così come il magnifico volante tre razze. Tanta la sportività così come numerosi sono i richiami alle prestazioni vertiginose del bolide targato Bugatti. Uno su tutti? Il conta cavalli, inserito nel cruscotto a marcare ancora una volta la differenza con le altre supercar.
Motore e prestazioni
Come anticipato, la Bugatti Veyron 16.4 costituisce una prima volta nell’universo dell’ingegneria motoristica. Si tratta infatti della prima vettura di serie con a bordo più di mille cavalli. Gli uomini della casa acquisita dal Gruppo Volkswagen ne dichiarano 1.001, ma è un numero voluto soprattutto per ragioni di marketing. I cavalli sono probabilmente di più. In ogni caso, il motore che ruggisce sotto il cofano della due posti francese è un portento dotato di 16 cilindri a W stretta e 7.993 centimetri cubi di cilindrata.
Un 8.0 litri che agli oltre mille cavalli associa 1.250 Newton metri di coppia massima. Le prestazioni sono ovviamente impressionanti. E non solo per i 407 chilometri orari (limitati) di velocità massima. La Veyron è in grado di passare da 0 a 100 in un niente, appena 2,5 secondi. Mentre ne impiega 7,3 per arrivare ai 200 orari e 16,7 per proiettarsi fino alla velocità di 300 all’ora.
Bugatti Veyron: prezzo e consumi
Ritirata dal mercato nel 2016 con l’avvento della Chiron, la Bugatti Veyron 16.4 era venduta all’esorbitante cifra di un milione di euro. Alla quale aggiungere poi le tasse. Ma, d’altronde, chi vuole mettersi in garage una Bugatti non può permettersi di guardare al portafoglio. Al di là del prezzo di partenza, sono i costi di gestione a rendere la Veyron un gioiello costosissimo. Inaccessibile per i più. Basti dire che in occasione di tagliando e riparazioni non era insolito essere costretti ad andare fino in Francia, negli stabilimenti della casa madre.
Non solo, a essere esorbitanti sono anche i consumi. La supercar d’oltralpe richiede quasi 25 litri di benzina per percorrere cento chilometri di strada. Si tratta però dei consumi combinati. In città con un litro di benzina si percorrono circa 2,4 chilometri. Se poi si decide di dar sfogo alla potenza di tutti e 1.001 i cavalli, lanciata a 400 chilometri orari la Veyron percorre appena 800 metri con un solo litro di benzina.