Aston Martin DBS Superleggera, la saetta di Gaydon

Aston Martin DBS Superleggera

Meno chili. Più cavalli. La classe, invece, è quella tipica delle coupé britanniche. L’Aston Martin DBS Superleggera, presentata nel 2018, manda in pensione la Vanquish S per piazzarsi al top della gamma della casa di Gaydon.

Un missile dalla velocità vertiginosa, un bolide le cui forme strizzano l’occhio a quelle della sorella DB11 e la cui carrozzeria profuma d’Italia. Sì perché se le linee sono Aston Martin, la tecnica costruttiva è cento per cento milanese, quella messa a punto dalla Carrozzeria Touring nei primi decenni del secolo scorso.

Vista anteriore
Vista anteriore

Aston Martin DBS Superleggera: design e interni

L’Aston Martin DBS Superleggera è disegnata a partire dai concetti sperimentati sulla DB11. Anche se il frontale, molto aggressivo, presenta una maschera che ricorda piuttosto quella innovativa già vista sulla nuova Vantage. Non così avvolgente, va detto, ma comunque ben più ampia rispetto alle dimensioni tradizionalmente espresse dalla casa di Gaydon.

Rispetto alla più longeva DB11, la nuova granturismo si presenta inoltre decisamente alleggerita. Sono infatti oltre settanta i chili che separano le due vetture alla prova della bilancia. Un risultato straordinario e dovuto al massiccio utilizzo della fibra di carbonio nella realizzazione degli esterni della nuova DBS a cui sfuggono esclusivamente le portiere, confermate in alluminio.

L’Aston Martin DBS Superleggera punta forte sull’aerodinamica. Tutto a bordo della coupé britannica è funzionale alla gestione e allo sfruttamento dei flussi d’aria. Una caratteristica, questa, tipica della casa di Gaydon ma che negli ultimi anni è stata portata a livelli di assoluta eccellenza. La nuova DBS (una denominazione già sfruttata nel 1967 e nel 2007) è però innanzitutto bella, grazie alla convivenza tra grinta ed eleganza che mantiene in perfetto equilibrio le due anime. Detto dell’anteriore, la coda di questa Superleggera si presenta sinuosa, complice anche l’ormai consueta linea di luci al LED che prova a segnare orizzontalmente il posteriore.

Interni della Aston Martin DBS Superleggera
Interni della Aston Martin DBS Superleggera

È però internamente che l’Aston Martin DBS Superleggera esprime al meglio la sua classe. Anche in questo caso, la base di partenza è la stessa della DB11, costruita sull’alternanza tra pelle e Alcantara con una cura ai limiti dell’artigianale. La differenza sta nell’aumento delle finiture di pregio e delle possibili configurazioni, grazie ai tanti pellami e alle molteplici combinazioni di colori. Dentro l’abitacolo trovano spazio i tanti pulsanti, compresi quelli per la gestione del cambio automatico ZF a 8 marce, tipico delle vetture Aston Martin. Sulla plancia, infine, si staglia lo schermo LCD da otto pollici.

Prestazioni

Dentro il vano motore dell’Aston Martin DBS Superleggera, romba un poderoso dodici cilindri capace di erogare 725 cavalli di potenza alla velocità di 6.500 giri al minuto. Il V12 di Gaydon è un gioiello da 5.204 centimetri cubi di cilindrata con 900 Nm di coppia massima. Un motore in grado di proiettare la DBS da ferma alla velocità di cento chilometri orari in 3,4 secondi. Un propulsore biturbo dalle elevate prestazioni che può spingere la nostra quattro posti a sfiorare il 340 chilometri l’ora.

Ma la più recente delle coupé Aston Martin non è solo motore. Oltre al cambio automatico ZF 8 rapporti a convertitore di coppia, che conferma la volontà della casa inglese di rinunciare alla doppia frizione, si segnalano l’utilizzo del sistema torque vectoring e l’impiego di freni carbo-ceramici. I cerchi, disponibili sia a Y che a doppio raggio forgiato, misuro 21 pollici e montano Pirelli PZero. Inoltre, chi guida potrà scegliere tra tre differenti modalità per cambio e sospensioni: GT, Sport e Sport-Plus.

Vista posteriore
Vista posteriore

Prezzo e consumi

L’Aston Martin DBS Superleggera è presente sul mercato in un’unica versione il cui prezzo si avvicina ai 300 mila euro (284.528), sono tuttavia tante le configurazioni possibili (con conseguente incremento del prezzo). I consumi, così come le emissioni, sono certamente elevati ma, per fornire un metro di paragone, sono leggermente più bassi di quelli fatti registrare dalla concorrente Ferrari 812 Superfast.

La granturismo britannica ha un consumo medio di 12,3 litri di benzina necessari alla percorrenza di cento chilometri. Mentre le emissioni si attestano intorno ai 285 grammi di anidride carbonica prodotti ogni chilometro percorso.

Scheda tecnica della Aston Martin DBS Superleggera

Lunghezza: 4,712 metri
Larghezza: 1,968 metri
Altezza: 1,280 metri
Peso: 1.845 kg
Passo: 2,805 metri

Motore: V12 biturbo 5.2 litri
Cilindrata: 5.204 cm3
Potenza massima: 533 kW (725 cv) a 6.500 giri al minuto
Regime massimo: 6.500 giri / min
Coppia massima: 900 Nm
Cambio: Automatico ZF a otto marce

Accelerazione 0-100 km/h: 3,4 secondi
Velocità massima: 338 chilometri orari

Consumi medi dichiarati: 12,3 / 100 km

Emissioni media dichiarate: 285 grammi di CO2 / km

Superleggera V12: a partire da € 284.528

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