Bugatti Chiron Sport, più leggera e più veloce

Bugatti Chiron Sport

Non era semplice fare meglio. Eppure, la Bugatti Chiron Sport al debutto nel 2018, riesce nell’impresa. Non viene toccato lo splendido W16 da 8.0 litri, il meraviglioso propulsore francese in grado di erogare 1.500 cavalli. Lo step ulteriore viene raggiunto dagli ingegneri della casa fondata da Ettore Bugatti lavorando sui dettagli.

Diminuisce il peso e con esso migliorano sospensioni e controllo. Certo, per accorgersi della differenza, superati i 400 chilometri orari, bisogna avere la sensibilità di chi alla velocità dà del tu. Non a caso, la versione Sport della due posti francese si fa segnalare soprattutto per una migliore agilità in curva. Non è per tutti, e lo si sapeva. La Chiron in versione Sport è un’amante esigente, innanzitutto con sé stessa.

Bugatti Chiron Sport: design e interni

Esternamente, la Bugatti Chiron Sport non si discosta molto dalla versione base della hypercar dedicata alla memoria del driver monegasco Louis Alexandre Chiron. A cambiare è soprattutto la livrea, grazie alla combinazione delle nuove tinte Italian Red, French Racing Blue, Gris Rafale e Gun Powder. All’anteriore notiamo la comparsa del numero 16 nella griglia a forma di arco che domina il muso. Un dettaglio che aggiunge ulteriore “cattiveria” al gioiello francese. Al posteriore, invece, si segnala il passaggio da un doppio scarico dai disegni squadrati a uno costituito da quattro unità di forma circolare.

Vista laterale
Vista laterale

Per il resto, le differenze stanno nei dettagli che non si vedono. Si parla dell’utilizzo della fibra di carbonio per le barre stabilizzatrici, i tergicristalli e il rivestimento dell’intercooler. Rivisti sono anche il lunotto posteriore e i nuovi cerchi in lega. Cambiano inoltre le sospensioni e la taratura degli ammortizzatori, mentre il differenziale autobloccante posteriore viene dotato di un sistema di Torque Vectoring per un miglioramento delle prestazioni sia in curva che in tenuta. Nel complesso, la nuova Chiron Sport risulta più leggera della versione base di 18 chili.

Dentro, la Bugatti Chiron Sport mantiene l’elevatissima qualità dei materiali e il pregevolissimo gusto delle finiture ma in una declinazione decisamente più sportiva. Basta guardare il volante, praticamente quello di un’auto da corsa per linee e materiali. Ma è in generale tutto l’abitacolo della due posti d’oltralpe ad essere decisamente più corsaiolo, anche nelle tinte con l’abbondanza feroce del colore nero.

Interni della Bugatti Chiron Sport
Interni della Bugatti Chiron Sport

Motore e prestazioni

Confermato, anche per la Bugatti Chiron Sport, il capolavoro in dote alla Chiron battezzata nel 2016. Si tratta del meraviglioso W16 da 7.993 centimetri cubi di cilindrata. Un prodigioso 8.0 litri che alla voce cavalli recita: 1.500. Mentre sono 1.600 i Newton metri alla coppia massima. Qualità assoluta che va a braccetto con la trazione integrale e il cambio doppia frizione a sette rapporti.

Anche la versione Sport della Chiron supera facilmente i 400 chilometri orari, ma è leggermente più performante della sorella in termini di accelerazione, passando da 0 a 100 in appena 2,4 secondi. Mentre in precedenza erano 2,5. Infatti, i tecnici Bugatti dichiarano che la più recente delle Chiron abbassa di oltre 5 secondi il tempo fatto registrare dalla versione standard sul circuito di Nardò.

Vista posteriore

Bugatti Chiron Sport: prezzo e consumi

Non era economica prima, non lo è di sicuro adesso. La Bugatti Chiron Sport è venduta alla per nulla modica cifra di 2,65 milioni di euro. Tasse escluse. Tanto per offrire un termine di confronto, 250.000 euro in più rispetto ai cinquecento esemplari commercializzati a partire dal 2016.

Non cambiano invece i consumi. E neppure le emissioni. La Bugatti Chiron Sport richiede 22,3 litri di benzina per percorrere cento chilometri di strada. Meno di cinque chilometri con un litro. Il tutto con consumo combinato, mentre in città la sete di benzina arriva a bruciare oltre 43 litri ogni cento chilometri. Lo stesso dicasi per le emissioni, con un rilascio di anidride carbonica nell’aria pari a 506 grammi ogni mille metri. In pratica, più di mezzo chilo di CO2 a chilometro percorso.

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